Incroci (2018). Vol. 37: Gennaio-giugno di Nigro Raffaele - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Incroci (2018). Vol. 37: Gennaio-giugno

  • Autore: Nigro Raffaele
  • Editore: Adda
  • Isbn: 9788867173747
  • Categoria: Letteratura
  • Numero pagine: 152
  • Data di Uscita: 07/06/2018
10,00 €
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In un rapporto stretto di scrittura e musica si colloca gran parte della sezione creativa di questo numero, a partire dalle Sonatine in versi di Giusi Baldissone (italianista di fama, qui nelle vesti di poetessa con affascinanti evocazioni di canzoni popolari e musica colta), per passare poi alle Frequenze infrequentabili del poeta e bluesmanEugenio Lucrezi (che su temi lirici, avanguardisti e jazz elabora le sue costruzioni testuali), alla Jazz age del poeta statunitense John Gould Fletcher (poesia tradotta e commentata da Esther Celiberti) e per finire con le due 'sinfonie' testuali di Lino Angiuli, strutturate in tre movimenti ciascuna (Adagio, Largo e Grave; Andante, Allegro con brio e Vivo), accompagnate da illustrazioni dell'artista turco-cipriota Ümit ?natç? (umitinatci.com) e da una nota di Lea Durante e dedicate ad Antonio Gramsci, a conclusione dell'ottantesimo anniversario della sua morte. Nel cuore del fascicolo, a far quasi da pausa e da variazione tematica prima di riprendere il filo dei ragionamenti musicali, il lettore troverà l'omaggio di Antonio Aprile a un altro ottantesimo anniversario, quello della nascita di Tiziano Terzani, maestro di utopie e di contaminazioni culturali, a cui «incroci» non può dirsi indifferente. Al novero dei temi cari alla rivista rinviano anche una riflessione di Pio Tarantini sul rapporto fra realismo e fotografia (ponte ideale verso il catalogo della quinta edizione della mostra fotoletteraria "Scatti di poesia", di cui «incroci» è partner), nonché quella di Franco Sepe, poeta, drammaturgo e italianista presso l'Università di Potsdam, in cui pure riaffiora la suggestione musicale, se non per un riferimento tematico, per una peculiare cadenza stilistica («andantino») che rinverdisce la tradizione novecentesca della prosa d'arte.

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